
Al ritorno dalle vacanze, mi ricollego alla rete e scorro curiosa i post di facebook per aggiornarmi sui miei amici. E mi succede una cosa strana: mi sento profondamente a disagio per un commento ad un post di un'amica.
Alessia scrive su facebook il 31 agosto 2009:
la mia preferita di oggi di Spinoza: "Si moltiplicano le crociate della Lega contro gli immigrati. Devono essersi rassegnati all'unità d'Italia" ma un applauso va anche a questa: Immigrazione, la Santa Sede alza la voce: "Rispettare i diritti dei migranti è un dovere delle società sviluppate". L'Italia può appigliarsi a quest'ultimo cavillo.Le risponde Massimo il 1° settembre:
Appigliarsi..? Ma quello che ha scritto, lo sa l'Italiano? Già.. hanno dovuto fare i corsi per i diplomati, perché non erano in grado di compilare le domande di iscrizione all'università, cose Italiane... Alle cose ci si aggrappa, non appiglia...!!!!!!!
Magari sono anche quelli che vogliono l'Italia unita..!
Alquanto sorpresa della violenza dell'accusa, sebbene parzialmente d'accordo, commento:
[...]
1. lo Zingarelli 2008 non mi pare affatto d'accordo con la tua differenziazione nell'uso dei due verbi, ma potrei anche sbagliarmi...
2. sei proprio sicuro che non ci sia "dolo" nella preparazione dei moduli per le domande di iscrizione? Quante volte ci capita di rimanere interdetti di fronte ad un campo da compilare secondo un'indicazione poco chiara? ...
3. Chi li dovrebbe tenere questi corsi di italiano? ...mah...
Quindi, Massimo, sabato :
Giornalisti 2009 Palettano dappertutto, quantaltrano , Pitostano (forse credono che derivi da TOSTO), usato al posto di; oppure, e, anche, o. Per non parlare dei verbi (congiuntivi) usati a sproposito, 10 anni così e lo Zingarelli lo registra?
Io non discuto se i moduli sono o non sono corretti, ma del fatto che chi li compila non sa l’Italiano ed è diplomato, e i corsi li vogliono fare per riuscire a capire cosa hanno risposto. Certo che se li hanno redatti gli stessi laureati che, alcuni anni prima, non sapevano compilarli in Italiano corretto..!
Mi dispiace lasciare l'ultima parola ad un'invettiva sull livello di scolarizzazione dell'italiano medio, anche se la condivido, ma devo rinunciare a ribattere perché trovo il luogo inadatto. Non mi sento di condividere infatti la scelta del luogo e dei toni della denuncia.
1. questione della correzione dell'uso dei verbi appigliarsi/aggrapparsi:
La lingua del web 2.0 non è controllata, è impulsiva e colloquiale, familiare ed informale, al limite della sgrammaticatura o del gergo. Non è dunque il social network la sede più adatta per redarguire chi ha avuto a voglia e il coraggio di condividere i suoi pensieri nella forma meno controllata, come in una conversazione "in famiglia". A meno che non si tratti di un sito, blog, o "luogo" a tema.
2. questione dizionario:
Il dizionario è un tesoro sottovalutato. Riporta anche la dizione corretta, il corretto uso dal punto di vista grammaticale (coniugazioni, declinazioni, plurali, forme irregolari, concordanze...) e sintattico (reggenze: complementi e modi verbali...). Insomma per chi voglia un confronto attendibile con la lingua "corretta", il dizionario è l'interlocutore ideale.
Registra la lingua com'è e come dovrebbe essere, quindi cita usa familiari, volgari, persino usi consolidati che vanno contro le regole della grammatica normativa, quella che solitamente viene insegnata a scuola. Non so quale sia la discriminante che include o esclude un lemma da un dizionario. Ma so che l'unico riferimento che abbiamo per "correggere" il nostro italiano è, di fatto, il dizionario (non le grammatiche).
3. questione giornalisti:
Il giornalista ha un dono: quello di saper vedere o scoprire una notizia. E sa capire meglio di altri come interessare i suoi lettori. Essere giornalista non significa però ipso facto saper scrivere bene. I giornali, anzi, sono un ricettacolo di cazzate linguistiche. Ergo, l'uso giornalistico della lingua non può essere preso come riferimento dell'italiano "corretto".
4. questione moduli:
Un modulo dovrebbe servire a semplificare e uniformare una procedura. Per farlo dovrebbe essere chiaro, immediato, semplice. Essere chiari, immediati e semplici, però, non è cosa da poco. Non è rilevante chi abbia costruito, supervisionato o approvato i famigerati moduli: la discriminante per definire un modulo efficace o non efficace, è semplicemente la trasparenza, il risultato. Chi progetta un modulo, o una qualsiasi comunicazione, deve mettersi nei panni di chi li riceve. E non si può lamentare se la compilazione del modulo non è corretta se non ha fatto tutto il possibile per mettere il compilatore in condizione di comprendere le richieste e rispondere in maniera perspicua. La responsabilità dell'esito di un qualsiasi atto comunicativo (e quindi della corretta compilazione di un modulo) sta in chi l'ha progettato.
5. questione competenza linguistica:
Competenza linguistica è la capacità di un parlante di usare efficacemente la lingua, ossia in modo adeguato al mezzo, all'argomento, all'obiettivo, all'interlocutore, al contesto. Competenza significa dunque anche profonda conoscenza.
Che noi italiani non conosciamo a fondo la nostra lingua, è un dato di fatto.
Da che dipende? Forse riteniamo che, semplicemente perché comunichiamo, semplicemente perché lo parliamo, lo sappiamo usare bene. Forse perché l'italiano si scrive esattamente come si pronuncia non sentiamo il bisogno di studiarlo [ :-) ].
Parlare, comunicare, sono naturali abilità umane, come camminare, saltare, correre. Tutti impariamo gradualmente a camminare, correre, saltare, ma non tutti siamo in grado di affrontare una gara ad ostacoli o una maratona. Come per la corsa, anche per la comunicazione è necessario un costante allenamento. Che qualcuno sia più dotato di altri è innegabile, sia nella corsa che nella comunicazione, ma essere "naturalmente predisposti" non è sufficiente, né nella corsa, né nella comunicazione. Tantomento nell'uso della lingua.
P.S.
Se volessi essere cattiva, potrei correggere il correttore. Ma, dal momento che non sono cattiva e che, soprattutto, sono consapevole che sui social network si scrive come si mangia, faccio solo un esercizio:
Appigliarsi.. [i puntini di sospensione sono tre, sempre e solo tre] ? Ma quello che ha scritto, lo [questa è una "dislocazione a sinistra", caratteristica del parlato e dei registri linguistici più bassi, quindi non proprio adeguata allo scritto. Soprattutto se si tratta di una tirata sulla competenza linguistica] sa l'Italiano [la maiuscola non serve] ? Già.. hanno dovuto fare i corsi per i diplomati, perché non erano in grado di compilare le domande di iscrizione all'università, cose Italiane... Alle cose ci si aggrappa, non appiglia...!!!!!!! [ne basta uno] Magari sono anche quelli che vogliono l'Italia unita..!
Giornalisti 2009 Palettano dappertutto, quantaltrano_ [lo spazio va dopo la virgola, non prima],Pitostano (forse credono che derivi da TOSTO [sul web usare il maiuscolo equivale ad urlare: non è educato. vd netiquette]), usato al posto di; [forse intendeva usare i due punti?] oppure, e, anche, o. Per non parlare dei verbi (congiuntivi) usati a sproposito, [forse sarebbero stati più adeguati i puntini di sospensione] 10 anni così e lo Zingarelli lo registra?
Io non discuto se i moduli sono o non sono corretti [meglio il congiuntivo?], ma del fatto che chi li compila non sa l’Italiano ed è diplomato, e i corsi li [altra "dislocazione a sinistra"] vogliono fare per riuscire a capire cosa hanno risposto. Certo che se li hanno redatti gli stessi laureati che, alcuni anni prima, non sapevano compilarli in Italiano corretto..!